Statale, pubblico, privato: un'avventura

Proprio in questi giorni mi è capitato di intervenire in una discussione seria tra dirigenti scolastici e amministratori comunali, per puntualizzare la differenza tra pubblico e statale con riferimento ad una esperienza scolastica. 
Mi spiace sempre sentire parlare di statale equivalente a pubblico contro privato. Come pure statale sinonimo di gratuito. 

Facciamo un po’ di chiarezza che aiuta a capirci meglio tutti. 
Ci sono le scuole statali e ci sono le scuole paritarie, non esistono le scuole private nel nostro sistema nazionale di istruzione. Sono entrambe, statali e paritarie, scuole pubbliche in quanto la loro funzione è pubblica, anche nel caso delle paritarie che sono a gestione privata.

L’istruzione è un bene pubblico, un bene comune. L’istruzione è un diritto di tutti. 
Con una legge, la legge 62/2000 del mio amico Luigi Berlinguer il sistema di istruzione italiano ha confermato che l’istruzione e l’educazione sono dichiarazioni astratte senza il pluralismo. Un pluralismo dell’offerta educativa che rende possibile e attuabile la libertà di scelta educativa in capo alla famiglia, come recita solennemente la nostra Costituzione italiana in diversi articoli. 

La stessa cosa vale per gli asili nido, le scuole materne: l’educazione esige un confronto che si incarni nella libertà di scelta dei genitori, anche di quelli forse meno attenti ma che hanno a cuore il bene del proprio figlio.

I genitori non vanno mai sostituiti ma piuttosto provocati educativamente, non lasciati “in pace” ma mossi da proposte e progetti educativi da percorrere insieme con gli educatori in una reale corresponsabilità educativa

Buona avventura!